MANDORLA

Mandorla linea profumata di Erbolario composta da: bagnoschiuma, crema corpo, impacco crema per le mani, olio da massaggio.

Fiorisce il mandorlo e sbocciano le leggende.
Ai  primi tepori che seguono le giornate d’inverno, la valle di
Agrigento si copre di un suggestivo candido manto. Non è neve – ad
altre latitudini protagonista incontrastata delle giornate più rigide –
bensì una distesa di petali bianchi, che preannunciano l’arrivo della
nuova stagione.

È al Mandorlo che dobbiamo questa incantevole e poetica immagine: sui rami di questo albero vigoroso, appartenente alla famiglia delle Rosacee (nelle due varietà, a mandorle dolci o amare), spuntano infatti prima i fiori delle foglie, donando un bianco aspetto alle chiome. Fin dai tempi antichi, questa nobile pianta veniva considerata simbolo di rinascita e fertilità e chiamata “vigilante”, perché puntualmente attenta a cogliere i primissimi indizi della primavera.

E’ proprio in Sicilia che il Mandorlo, originario dell’Asia Minore, sbarcò insieme ai Fenici, per poi diffondersi rapidamente e raggiungere tutte le colonie della Magna Grecia, sempre preceduto dalla fama dei suoi frutti ricchi e preziosi e da molte belle leggende.
Come quella cara agli antichi Greci, che narrava la storia di Fillide, principessa Tracia, e del suo incontro con Acamante, figlio di Teseo, che era sbarcato nel suo regno per una sosta mentre era in viaggio verso Troia. Al rientro delle navi greche – dopo dieci lunghi anni di guerra – la giovane principessa, non vedendo tornare l’innamorato con le imbarcazioni vittoriose, si lasciò morire per la disperazione.

La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di tra sformare Fillide in uno splendido albero di Mandorlo. Acamante, giunto troppo in ritardo, sconsolato, abbracciò la pianta che, per ricambiare le carezze, fece sbocciare sui suoi nudi rami fiori invece di foglie.

Un abbraccio che si ripete ogni anno, quando, primo fra tutti gli alberi, il Mandorlo fiorisce alla fine di gennaio.

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